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Mancano ormai meno di 150 giorni all’entrata in vigore del European Accessibility Act (EAA) che entrerà in vigore ufficialmente il 28 Giugno 2025, di seguito i passaggi fondamentali per le aziende italiane che devono conformarsi.

Quadro Temporale

  • 28 giugno 2022: Termine per gli Stati membri di recepire l’EAA nella legislazione nazionale. In Italia, il recepimento è avvenuto con il Decreto Legislativo n. 139 del 10 ottobre 2023.
  • 28 giugno 2025: Data entro cui le aziende devono adeguarsi agli obblighi di accessibilità. Dal 29 giugno 2025, tutti i prodotti e servizi coperti dall’EAA immessi sul mercato (nuovi o aggiornati) devono essere conformi.

Settori e Obblighi Principali

  • Prodotti/servizi interessati:
    • E-commerce, banche, servizi di trasporto, piattaforme digitali (siti web, app), e-book, dispositivi self-service (es. ATM, biglietterie), servizi di comunicazione elettronica.
    • Escluse microimprese, salvo per servizi essenziali come quelli bancari o di e-commerce.
  • Requisiti di accessibilità:
    • Digitale
    • Fisico
    • Informativo

Sanzioni

  • Amministrative: Previste dal Decreto 139/2023, con multe in base alla gravità e alla persistenza della violazione. Le microimprese beneficiano di riduzioni del 50%.
  • Azioni correttive: Obbligo di adeguamento entro un termine stabilito, con possibile sospensione delle attività in caso di mancato rispetto.

Autorità di Controllo

  • AGID (Agenzia per l’Italia Digitale): Verifica l’accessibilità digitale (siti web, app).
  • Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT): Supervisione generale e coordinamento.
  • Autorità locali (es. Camera di Commercio): Controlli su aspetti fisici e territoriali.
  • Rapporti periodici: Le aziende devono presentare autodichiarazioni o documentazione tecnica per dimostrare la conformità.

Passaggi Pratici per le Aziende

Per adeguarsi all’European Accessibility Act (EAA) e garantire la conformità entro il 28 giugno 2025, le aziende devono seguire un percorso strutturato e ben definito. Ecco i passaggi chiave da intraprendere:

  1. Audit di accessibilità: Il primo passo è valutare lo stato attuale dei propri prodotti e servizi. Un’analisi approfondita permette di identificare le aree critiche e le lacune da colmare per rispettare i requisiti di accessibilità.
  2. Formazione del personale: L’accessibilità non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. È essenziale formare il personale, dai dirigenti ai dipendenti operativi, sugli standard tecnici (come gli WCAG 2.1) e sulle normative vigenti. Solo un team consapevole può garantire un’implementazione efficace.
  3. Implementazione delle modifiche: Una volta identificate le criticità, è necessario agire concretamente. Questo include l’aggiornamento di siti web, app, dispositivi fisici (come ATM o terminali di pagamento) e qualsiasi altro prodotto o servizio coperto dall’EAA. L’obiettivo è rendere tutto accessibile a tutti, inclusi utenti con disabilità.
  4. Redazione della dichiarazione di accessibilità.

Questi passaggi non sono solo un obbligo legale, ma rappresentano un’opportunità per migliorare l’esperienza degli utenti, ampliare il proprio mercato e rafforzare la reputazione aziendale. Agire ora significa evitare sanzioni, perdite economiche e danni all’immagine del brand.

Note Importanti

  • Responsabilità diretta: Anche i fornitori terzi (es. sviluppatori software) devono garantire la conformità dei loro prodotti.
  • Tutela degli utenti: I cittadini possono segnalare violazioni alle autorità competenti o avviare azioni legali per danni.

Pericolosità Economica per l’Azienda che Non si Mette a Norma

  • Rischio di sanzioni pesanti: Le multe possono essere significative e gravare sulle finanze aziendali.
  • Sospensione delle attività: In caso di mancato adeguamento, l’azienda rischia la sospensione delle operazioni, con conseguente perdita di fatturato e danni reputazionali.
  • Danni reputazionali: La non conformità può ledere l’immagine aziendale, allontanando clienti e partner commerciali.
  • Perdita di opportunità di mercato: Le aziende non conformi rischiano di essere escluse da gare d’appalto o collaborazioni con enti pubblici e grandi aziende che richiedono il rispetto delle normative.

Se la vostra azienda non sa se deve rispettare gli obblighi normativi e cosa fare per adeguarsi, vi inviatiamo a contattarci oggi stesso per una consulenza personalizzata in modo da rispondere al 100% alle richieste dell’European Accessibility Act.

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Posted by Redazione

Marco Vettori, consulente privacy officer certificato TUV e consulente IT, già da oltre 15 anni si occupa di privacy, sicurezza informatica ed integrazione nei processi aziendali, con un occhio particolare alle nuove tecnologie con il miglior rapporto innovazione/sicurezza. Da anni è inoltre Auditor ISO 27001 e implementatore dei SGSI

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